Una Questione Etica
Vorrei sommessamente fare una semplice considerazione riguardo alla questione del vaccino. Non entro volutamente in disquisizioni sulla sua efficacia perché è una questione futile: non siamo medici, nemmeno farmacisti e neppure esperti virologi. Dico solo quanto segue e che esula da ogni diatriba. Seguitemi pacificamente nel mio ragionamento etico.
Vaccinarsi serve a proteggere chi si fa vaccinare. Non serve a proteggere gli altri. Su questo credo che siamo tutti d'accordo. Serve ad evitare sicuramente l'espandersi incontrollato di una malattia. Siamo stati tutti vaccinati riguardo a malattie che hanno un consolidato secolare di epidemie quali il vaiolo, il morbillo, la scarlattina, il tetano e vi dicendo. Malattie che hanno scorrazzato indenni per secoli e che esistono ancora. Sono d'accordo. Un vaccinato non protegge altri che sé stesso dalla malattia. Ma il vaccino non genera "immunità di gregge". Un esempio: la tubercolosi sta riaffiorando da molte parti quando la si dava per scomparsa.
Riguardo al presente siamo di fronte ad un punto interrogativo pieno di confusione e di numeri e pareri di ogni tipo. Una malattia presentatasi solo undici mesi fa o poco meno, di cui nemmeno la medicina ufficiale sa darsi esaurienti spiegazioni. Una malattia che comunque la si guardi presenta molti punti oscuri per come è stata analizzata e gestita.
Ora compare un vaccino miracoloso che pare donare la sicurezza della propria immunità personale.
Io sono uno strenuo difensore del diritto all'autodeterminazione e della libertà individuale. Le Leggi sono fatte apposta per difendere il cittadino dalle minacce e per garantire che questi diritti non vengano mai violati.
Pertanto chi vuole vaccinarsi in quest'occasione lo faccia. Lo faccia subito! Ma costui, costoro, non pretendano che vaccinarsi contro la propria volontà sia un obbligo, una Legge. Perché è come per il fumo: se io fumo da solo faccio male solo a me stesso, se lo faccio in faccia agli altri sto minacciando l'altrui salute. Per questo motivo si è proceduto a proibire il fumo in locali pubblici, non si è proibito di fumare e vendere sigarette e tabacchi. Giusto? Invece, con sottili forzature, si è arrivati - per esempio - a rendere obbligatorie le cinture di sicurezza in auto. Che male o che torto faccio al prossimo se non la indosso per mia scelta? Al massimo se mi schianto muoio io, nemmeno il mio vicino di sedile che invece l'ha indossata. Perché devo pagare una multa se non la indosso? Non sarà che dietro a questa disposizione c'è la solita manfrina del denaro, delle tasse, dei balzelli? Sono d'accordo quando una legge mi impone di non provocare danni al prossimo; mai sono d'accordo quando una Legge pare proteggere solo me stesso. Significa forse che lo Stato mi considera un cretino incapace di intendere e di volere? Come nel caso di una presunta obbligatorietà del vaccino? E' probabile che in parte sia così, in parte dietro c'è sempre puzza di denaro e di interessi non limpidi. Volete un altro esempio? Un drogato può detenere droga per uso personale. E' vietato invece lo spaccio. Ne volete un altro? Non è vietato prostituirsi, è vietato sfruttare la prostituzione. Quindi lo Stato non protegge il cittadino, ma protegge altri dagli effetti di una mia libera scelta qualora coinvolgano l'incolumità del prossimo. La Legge non mi proibisce di portare un'arma, ma di uccidere il prossimo si.
Allo stesso modo lasciamo libero chiunque di scegliere se proteggersi o meno da una delle migliaia di malattie mortali che la natura utilizza per auto-regolare la popolazione di tutto il regno animale e vegetale. Altrimenti la voglia di costringere gli altri a fare la stessa cosa che faccio io sa di violenza gratuita, sanfedismo di una nuova religione laica (ossimoro) che pretende a tutti costi la conversione degli infedeli, come fu per il cattolicesimo e come ancora è per l'Islam, che nella traduzione dall'arabo significa "sottomissione".
Quante persone vedo alzare la bandiera del vaccino di stato come un vessillo di guerra da sventolare contro il "nemico" che inerme chiede solo libertà. Tutto questo assomiglia molto all'asservimento a poteri laici, politici e religiosi che hanno fatto della Storia un bagno di sangue di vittime innocenti.
Ho sentito dire: "se uno non si vaccina venga escluso da eventuali aiuti sanitari". Ottimo, allora, però, se uno che fuma si becca un cancro ai polmoni venga allo stesso modo escluso dai trattamenti sanitari, per parità di diritti negati; se uno si schianta con le cinture slacciate, che venga lasciato morire. Se una prostituta viene accoltellata, che venga lasciata morire. Ci sto. non fa una piega.
Se uno decide di non farsi vaccinare è libero di farlo. Non provocherà alcun danno ai vaccinati e saranno solo affari suoi.
Per favore, proteggete la vostra personale incolumità ma non ammorbate l'aria a chi decide in coscienza e libertà di non fare le vostre scelte. Altrimenti non parliamo di civiltà ma della solita vecchia voglia di opprimere il prossimo per motivi che sono di solito molto lontani da ragioni strettamente etiche o umanitarie.
Pietro Malaguti
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